Ravenna e l’effetto Reale: cosa succede dopo i riflettori?

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Ravenna e l’effetto Reale: cosa succede dopo i riflettori?

Lidia Marongiu

Tempo di lettura: 5 min

Come valorizzare un’opportunità storica e progettare il  marketing territoriale della destinazione nel lungo periodo

C’è ancora qualcuno di voi che non sa che nei giorni scorsi Re Carlo III e la  Regina Camilla hanno visitato Ravenna?

Immagino pochissimi a giudicare dalla copertura mediatica e dall’interesse che la visita reale ha generato ben oltre i confini italiani. L’argomento ci ha appassionato molto – è evidente –  e con l’articolo scritto da Cecilia Pedroni abbiamo già iniziato a riflettere con voi su come questa occasione rappresenti una Reale opportunità per la destinazione turistica Ravenna.

Opportunità che inizia già a prendere forma con alcuni numeri condivisi dall’Assessore al Turismo Giacomo Costantini in un’interessante post su Linkedin:  picchi di traffico sul sito turistico istituzionale nell’ultima settimana, +23,2% di visite in lingua inglese, 3000 visite dell’articolo “La Ravenna di Lord Byron, il più eccentrico degli inglesi“, ricerche organiche in crescita esponenziale e aumento di visite e interesse per tutti  i luoghi visitati dai Reali.

Segnali concreti che ci raccontano una verità semplice: well done, direbbero gli inglesi i riflettori sono puntati su Ravenna! Ora però viene la parte più bella (e più difficile): trasformare questo picco di visibilità in valore duraturo per la città, per la sua comunità e per tutta la filiera turistica.

E allora, cosa potrebbe fare Ravenna da qui in avanti?
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A livello istituzionale per la destinazione: progettare esperienze, contenuti e storytelling per il mercato UK

  • Creare un itinerario permanente “Royal Ravenna”, sulle orme di Carlo e Camilla, disponibile anche in inglese – obviusly:) –  pubblicato online ma disponibile anche in cartaceo o mappa nell’ufficio IAT di Ravenna 
  • Produrre contenuti editoriali dedicati ai turisti britannici che vogliono ripercorrere i luoghi simbolo della visita aggiungendo all’itinerario le degustazioni che i Reali hanno fatto negli eventi
  • Costruire campagne di comunicazione mirate nel Regno Unito, sfruttando il capitale di attenzione già esistente e magari ospitando qualche bravo content creator inglese (mi vengono in mente almeno due grandi influencer che sarebbero adattissimi)
  • Usare l’occasione della Mostra dei Mosaici Antichi di Ravenna a Londra in programma dal 14 luglio al 5 settembre 2025 per creare una preview emozionale e una call to action per i viaggiatori che potrebbero fare una visita a Ravenna
    • mhm… qui sarebbe bellissimo sfruttare il concept del mosaico per farne un QrCode da trovare nella mostra come una caccia al tesoro che poi potrebbe portare a un video e perché no a un voucher! 
  • Progettare una vera e propria “Royal Experience” per chi celebra matrimoni e anniversari unendo con un grande fil rouge Dante, Byron, la poesia e l’anima romantica di Ravenna.
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E gli operatori? Ecco alcune idee per la filiera turistica realizzabili da hotel, ristoranti, bar e commercianti.

  • Creare la “Royal Breakfast” o l’”Afternoon Tea alla Romagnola” nei locali, con dettagli ispirati all’eleganza britannica e alle Reali tradizioni.
  • Proporre “Il Menù del Re Carlo nei ristoranti” ricette che uniscono tradizione inglese e cucina romagnola all’insegna della piena sostenibilità
  • Personalizzare l’accoglienza alberghiera con piccole attenzioni che combinino storytelling e storyselling: ad esempio welcome card con citazioni riferite ai reali e buoni sconto per prodotti locali ed esperienze fatte da Carlo o Camilla).
  • Creare un “Royal Passport di Ravenna” con raccolta timbri nei locali aderenti e premio finale a tema: mai sottovalutare gli appassionati di collezionismo…alcuni di voi dubiteranno ma credetemi funziona!

What else? Eh si serve anche qualcosa in più: e si chiama governance!

Il ruolo del pubblico è fondamentale per creare cornice, visione e regia. Ma il privato è altrettanto decisivo per trasformare i progetti in esperienze vive, diffuse, autentiche.

Per questo crediamo che la grande sfida dei prossimi mesi sia proprio questa:

Creare una vera e propria governance della bellezza che unisca le forze tra pubblico e privato

Un concetto che per noi ha radici lontane. Proprio nel 2018, la nostra agenzia ha ideato e proposto il payoff “Ravenna, Italian Beauty Experience”, ancora oggi usato dall’Assessorato al Turismo come sintesi del posizionamento strategico della città. Quella che era una promessa di valore, oggi può e deve diventare un vero e proprio modello di governance: una piattaforma in cui pubblico e privato condividono valori, obiettivi, scenari e ambizioni per costruire una destinazione turistica capace di durare, emozionare, innovare.

Perché la bellezza, la storia, la cultura non sono mai solo “patrimonio” da custodire. Sono anche e soprattutto energia da condividere, da raccontare, da rendere esperienza concreta per chi arriva. Per questo il futuro di questa opportunità dipende dalla capacità di tutti – istituzioni, operatori, cittadini – di immaginare insieme cosa può nascere da un incontro straordinario come quello tra la città dei mosaici e la monarchia britannica.

Photo credits: Guido Calamosca

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🦩Disclaimer: Questo contenuto è ideato da Lidia Marongiu, mente felice di HappyMinds, con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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Lidia, CEO & Founder di Happy Minds, è formatrice e consulente di marketing e comunicazione dal 1999, specializzata in progetti di marketing turistico e territoriale con esperienze in diverse regioni d’Italia. Audit, ricerca e analisi, benchmarking, business model, brand purpose, brand positioning, ecosistemi digitali, coaching e formazione sono le sue competenze specifiche.

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