2024 e SEO: è tempo di bilanci
Fine anno, tempo di bilanci (sì, lo so, siamo a novembre, ma meglio portarsi avanti), e la frase che più spesso ho sentito ripetere dalla prima metà del 2024 è “la SEO sta cambiando”: per chi si occupa di posizionamento sui motori di ricerca, vi assicuro che è un po’ come il famoso “ti devo parlare”.
Se dovessi riassumere una prima ToDo list per il 2025, risulterebbe più o meno questa:
- Creare contenuti originali e rilevanti, soprattutto per gli utenti e per le AI
- Focalizzarsi sulle FAQ e sull’intento di ricerca
- Migliorare la leggibilità e l’organizzazione dei contenuti
- Utilizzare parole chiave e sinonimi
- Integrare dati strutturati
- Ottimizzare meta tag e titoli
- Arricchire l’esperienza con immagini e video
- Garantire l’accessibilità
- Aumentare l’engagement per trattenere l’utente
- Costruire autorità e rilevanza tramite fonti autorevoli e backlink
Ma facciamo un passo indietro.
Ad aprile ho partecipato a un seminario tenuto da Giorgio Taverniti, uno dei massimi esperti di SEO in Italia. Il concetto emerso è stato chiaro: siamo entrati in una nuova era SEO, quella “risolutiva”.
Questo cambiamento implica molte cose: cosa succederà ai siti esistenti? I contenuti pubblicati dovranno essere rivisti? Come affronterò eventuali perdite di traffico? Come adeguare il mio modo di fare SEO per il futuro? Tante domande, poche certezze.
“In the clurb we all fam confused.”
Il 2024 è stato un anno pieno di novità per la SEO, dall’intelligenza artificiale (AI) al ritorno della multicanalità, con un utente sempre più al centro delle attenzioni dei motori di ricerca.
Quindi, oggi tracciamo insieme un bilancio della SEO nel 2024 e proviamo a capire cosa è cambiato e cosa possiamo aspettarci per il 2025.
Ecco cinque aspetti importanti da considerare:
1. Bye Bye SEO tradizionale, Welcome SEO AI
Sì, probabilmente l’avrete sentito dire mille volte, ma questo è stato uno dei punti cruciali del 2024: un anno di sperimentazione per tutto ciò che riguarda la SEO basata sull’intelligenza artificiale. La novità principale è stata l’introduzione della Search Generative Experience (SGE) di Google, una nuova home che porta un approccio differente alla ricerca.
Si prevede che l’attivazione della SGE causerà una significativa riduzione del traffico verso i siti web. Secondo uno studio di Gartner riportato in Search Engine Land, entro il 2026 il traffico organico dai motori di ricerca potrebbe calare del 25%, con l’80% degli utenti che preferirà usare strumenti di AI per le proprie ricerche.
I contenuti SEO dovranno essere rivisitati: le risposte alle domande degli utenti saranno fornite direttamente sui motori di ricerca, il che ci porta al secondo punto:
2. Addio keywords, ora ci concentriamo su intenti e FAQ
L’attuale home di Google mette in evidenza le FAQ e le sezioni “Le persone hanno chiesto anche”, un formato sempre più visibile e in linea con le richieste immediate degli utenti. Con la AI overview di Google andiamo sempre di più nella direzione delle risposte immediate, come featured snippets, e i knowledge panels, già introdotti per migliorare l’esperienza dell’utente.
La nostra produzione di contenuti dovrà adattarsi: sarà cruciale rispondere alle nuove tendenze delle ricerche sia ispirazionali che risolutive, sempre più dinamiche e in evoluzione.
3. Zero-Click Searches e Follow-up dell’intento di ricerca
L’era delle zero-click searches è qui, e con strumenti come Perplexity e SearchGPT questo fenomeno è diventato un tema pressante. Gli utenti ricevono risposte dirette dagli AI-powered engines senza visitare i siti web.
Per portare gli utenti sul nostro sito, dobbiamo concentrarci sul “follow-up” dell’intento di ricerca: sebbene alcuni siano soddisfatti dalle risposte AI, altri vorranno approfondire. Anticipare questa necessità è essenziale per il 2025: e qui vale la solita regola aurea, dobbiamo scrivere per le persone e non (solo) per i motori di ricerca.
4. Esperienza Diretta e E-E-A-T: Contenuti che parlano agli utenti e non ai motori di ricerca
Dal 2022, con l’introduzione della seconda “E” (Experience) nel Search Quality Rater di Google, è chiaro che dobbiamo produrre contenuti che parlino agli utenti, non solo ai motori di ricerca. Ma con la crescente generazione di contenuti da parte dell’AI, come possiamo mantenere originalità e autenticità?
È essenziale creare contenuti autentici, ispirazionali, risolutivi e coerenti con ciò che il pubblico desidera. In questo modo, possiamo guadagnare credibilità agli occhi delle AI, che ci considereranno fonti autorevoli e di qualità.
“Use AI for the things AI is good for, and use human-led content for the things that human-led content is good for.”
– Amanda Sellers
5. OPticanalità: diversificare è la parola chiave
La search journey map sta cambiando, e lo fa portandoci a mappare target comportamentali, abitudini e modalità con le quali l’audience intraprende la ricerca. La strategia multicanale ha sempre guidato i piani di comunicazione, ma oggi dobbiamo guardarla da una prospettiva AI. Diversificare e ottimizzare canali e audience è fondamentale per fare leva sui trigger, uscire dal messy middle e arrivare alle conversioni. Google rimane leader in molti aspetti, ma qual è la piattaforma migliore per raggiungere il nostro pubblico?
Creare un ecosistema oPtichannel permette di costruire autorevolezza e offre alle AI una rete strutturata di risorse. Prendiamo ad esempio LinkedIn, che ha recentemente introdotto i video: sono adatti al mio settore? Devo usarli? Ogni canale richiede una strategia mirata.
Resta solo una domanda: come possiamo ottimizzare i contenuti per essere scelti dalle AI?
Ecco 10 punti chiave per rimanere rilevanti, che anche ChatGPT approva:
- Contenuti originali e di qualità: crea contenuti unici, accurati e aggiornati per garantire valore all’utente e distinguerti dalla concorrenza.
- Rispondere all’intento dell’utente: struttura i contenuti per rispondere a esigenze specifiche (informative, commerciali, ecc.) e assicurati che siano chiari e in linea con l’intento della ricerca.
- Struttura logica e leggibilità: organizza i contenuti in modo chiaro, usando intestazioni, liste e paragrafi brevi.
- Parole chiave e sinonimi: utilizza parole chiave e varianti correlate per coprire il contesto senza sovra-ottimizzare.
- Dati strutturati: applica markup (es. schema.org) per migliorare la rilevabilità e facilitare la visualizzazione in snippet.
- Ottimizzazione dei meta tag e titoli: crea titoli e meta descrizioni ottimizzati e accattivanti.
- Multimedialità: integra immagini, video e infografiche per arricchire l’esperienza utente e aumentare l’engagement.
- Accessibilità: rendi i contenuti accessibili con testi alternativi e buona leggibilità.
- Engagement e tempo di permanenza: favorisci l’interesse dell’utente con contenuti interattivi e coinvolgenti.
- Autorità e rilevanza: cita fonti autorevoli e ottieni backlink da siti di qualità per accrescere la tua autorevolezza.
In HappyMinds, ogni giorno ci chiediamo come far funzionare al meglio i portali di destinazione – perché sì, destination branding e marketing territoriale sono proprio il nostro pane quotidiano.
Quando sviluppiamo un sito web, soprattutto i portali turistici, mettiamo insieme SEO, UX e UI per fare in modo che i contenuti rispondano alle esigenze dei motori di ricerca e delle intelligenze artificiali, ma soprattutto a quelle delle persone reali.
Vogliamo che ogni domanda degli utenti trovi una risposta chiara e immediata, intercettando tutte le richieste, comprese quelle delle AI.
Dalla SEO delle immagini, ormai fondamentale per la ricerca visiva, fino alla struttura del sito pensata per essere intuitiva e piacevole, curiamo ogni dettaglio per creare un portale che non solo funzioni, ma che coinvolga davvero e che fornisca risposte ai bisogni e alle richieste degli utenti.
Ti va di parlarne con noi e capire come affrontare la SEO nel 2025? Scrivici e raccontaci la tua opinione!
Fonti:
- La SEO nel 2024 – Webinar
- Will traffic from search engines fall 25% by 2026? – Search Engine Land
- How Google SGE will impact your traffic – and 3 SGE recovery case studies – Search Engine Land
- The Evolution of Search: 5 SEO Trends in 2024 and 2025 – Hubspot
- Using the New “E” in E-E-A-T To Generate Interest in Your Brand – Hubspot
- Adapting to the New Era of Search: SEO Changes in 2024 – Hubspot
- Nearly 60% of Google searches end without a click in 2024 – Search Engine Land