Futuro Green 2030: territorio e cittadini si uniscono per la sostenibilità
Ecologia, cura dell’ambiente, sostenibilità. Sono alcune delle tante facce dell’argomento di questo decennio, ignorato per troppo tempo e ancora non affrontato nel concreto al 100%.
Spesso si dà la colpa alle istituzioni, che non mettono in atto politiche efficaci per affrontare i cambiamenti climatici, oppure alle persone che, in mancanza di una visione comune o di conoscenze sull’argomento, non fanno la propria parte.
Quindi cosa può fare un territorio “nel concreto” per salvaguardare l’ambiente? Unirsi, fare rete, dialogare e fare piccoli passi ogni giorno insieme ai cittadini!
L’ha capito l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, una rete di 9 Comuni in provincia di Ravenna, che dal 2010 si impegna per creare un futuro più “verde” per i cittadini e le imprese diffondendo una nuova sensibilità sui temi della sostenibilità.
Dall’esperienza di Futuro Green 2020, l’Unione ha avviato la seconda parte del progetto che, in linea con gli obiettivi dell’Agenda EU 2030 ha dato vita a Futuro Green 2030. Un progetto ambizioso, volto a individuare strategie, politiche e azioni finalizzate ad attivare i cittadini per motivarli ad abbracciare stili di vita sostenibili nel breve, medio e lungo periodo.
E noi di Happy Minds, da sempre impegnati a dare una mano per rendere questo mondo un po’ più pulito – letteralmente, come quando abbiamo ripulito i sentieri di Marina di Ravenna con IT.A.CÀ! -, abbiamo messo tutta la nostra creatività nella campagna di comunicazione di questo progetto di green marketing.
Una nuova brand identity per Futuro Green
La nuova edizione di Futuro Green vuole avvicinarsi ancora di più alla cittadinanza, scendendo per le strade dei Comuni interessati e creando iniziative che coinvolgono tutto il territorio, a partire dalle persone del luogo, grazie alle iniziative di comunicazione promosse e gestite da Villaggio Globale, partner del progetto.
Noi di Happy Minds siamo partiti dalla brand identity: abbiamo realizzato il restyling del logo di Futuro Green 2030 e definito la nuova immagine coordinata per impostare e mettere ordine a tutti i supporti e gli strumenti di comunicazione, online e offline, che verranno utilizzati. Il tutto, ovviamente con una cura ancora più green del solito!
Il nuovo logo mantiene i colori originali, che richiamano le tonalità naturali del territorio, e la simbologia delle foglie, disposte in cerchio a richiamare il concetto di economia circolare.
Un sito web green inside
Il passo successivo al restyling è stata la creazione di un nuovo spazio digitale per raccogliere tutte le informazioni su Futuro Green 2030, promuovere le iniziative e gli eventi, coinvolgere i cittadini, le aziende, le scuole e tutta la comunità.
Happy Minds ha così progettato e sviluppato il nuovo sito web www.futurogreen.it con uno stile visivo semplice, moderno, con un forte richiamo alla natura e alla sostenibilità e un’architettura delle informazioni user friendly.
Ma questo sito è più green di quanto si pensi! Così come tutti i siti sviluppati da Happy Minds, anche questo è ospitato su un hosting a emissioni zero unico in Italia.
Sapete quanta CO2 produce in media un server tradizionale? Da 1 a 5 tonnellate all’anno! Un dato impressionante, che ci fa capire che non sempre digitale = sostenibile.
Matite e cartoline… da piantare!
Ma la sostenibilità e il green marketing non sono di certo solo nell’immagine e nelle parole del progetto: tutti i supporti di comunicazione ideati per Futuro Green 2030 sono stati scelti per minimizzare l’impatto ambientale e diffondere uno stile di vita sostenibile.
Ecco perché grazie al prezioso lavoro di scouting e ricerca del nostro art director Francesco abbiamo scelto fra mille possibili soluzioni due gadget verdi e soprattutto… piantabili! Le matite sprout (le conoscete?) oltre ad essere normali matite da appunti, una volta terminate, possono essere piantate per dar vita a fiori ed erbe aromatiche. Il secondo gadget scelto è invece una cartolina con semini con due vantaggi: il primo è che contengono tanti consigli per ridurre il proprio impatto ambientale ogni giorno, il secondo è che, una volta usata, invece di essere buttata o riciclata può essere piantata!
Cittadini che diventano green influencer
Ma come vengono coinvolti i cittadini? La prima iniziativa è il progetto “Green influencer”, un percorso formativo per i cittadini della Bassa Romagna che vogliono farsi promotori di uno stile di vita sostenibile e diffondere conoscenza e buone pratiche.
Vi sarà capitato di parlare di questi argomenti con amici, parenti e concittadini. Non sempre è facile convincerli a vivere in modo più sostenibile, vero? Già, perché modificare radicalmente le nostre abitudini non è sempre facile. Ma spesso tutto sta nel modo in cui lo comunichiamo: ecco perché è nato questo progetto!
Per l’occasione Carla Spessato, green lifestyle mentor e autrice del blog Come un incantesimo, insegnerà ai candidati come vivere una vita “zero waste”, ed Elisa Paterlini, autrice del blog di viaggi Miprendoemiportovia, spiegherà come diventare cittadini e viaggiatori sostenibili e usare i social per diffondere uno stile di vita green.
Un lungo percorso di “green marketing”
Ma i progetti di Futuro Green 2030 non finiscono qui! Nei prossimi mesi, infatti, verrà organizzato un Hackaton, un vero e proprio laboratorio partecipativo per ricevere incentivi e supporto per realizzare idee e progetti sostenibili sul territorio della Bassa Romagna, e una serie di Incursioni Green, performance che, attraverso l’arte, creeranno momenti di svago nelle strade dei 9 Comuni per offrire concrete indicazioni per incentivare gesti quotidiani di sostenibilità ambientale.
Il percorso “green” della Bassa Romagna continuerà per molto tempo, per creare un territorio con una cultura della sostenibilità forte e condivisa: per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sono già in corso nuovi progetti come “Shaping Fair Cities”, “Città in CAA” e tante iniziative formative e di green marketing per coinvolgere la cittadinanza a partire dai cittadini più piccoli, con progetti nelle scuole, fino alle imprese e ai professionisti.
In questo progetto la tanto inflazionata espressione “l’unione fa la forza” ha un significato forte e positivo. Un perfetto esempio in cui le istituzioni mettono in atto azioni concrete e coinvolgono le persone, che a loro volta fanno la loro parte creando un circolo virtuoso a beneficio dell’ambiente e, quindi, di tutta la collettività.
Michele Santoro